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Storia della vaporizzazione in pillole

Com’è la storia della vaporizzazione?

Sebbene la vaporizzazione delle erbe sia conosciuta da centinaia di anni, il loro utilizzo sotto forma di vaporizzazione come la conosciamo oggi è un fenomeno relativamente nuovo, la cui origine risale agli inizi degli anni ’90 del XX secolo.

Da questo articolo scoprirete quali sono stati i primi passi della vaporizzazione delle erbe e quali vaporizzatori hanno dovuto affrontare i primi appassionati di questa forma di consumo delle erbe. Non è stato facile per loro!

I vaporizzatori, ovvero dispositivi utilizzati per evaporare le sostanze attive contenute nelle erbe senza causare la combustione del materiale vegetale, sono diventati estremamente popolari negli ultimi anni.

Sebbene i vaporizzatori elettronici siano apparsi tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, la vaporizzazione delle erbe ha una storia molto più lunga. Erodoto parlava già delle pratiche di vaporizzazione delle erbe da parte degli antichi Sciti. All’epoca, nel V secolo a.C., il vapore delle erbe veniva utilizzato (anziché il vapore acqueo) per alimentare le terme di vapore, dove gli antichi amavano trascorrere il tempo.

I primi passi della vaporizzazione

Le origini della vaporizzazione, intesa come inalazione di vapore tramite un “vaporizzatore”, hanno le loro radici nei territori che oggi appartengono all’Afghanistan. È in questa zona che, circa 1500 anni fa, è stata inventata la Hookah, conosciuta nel nostro paese come shisha.

Dal punto di vista tecnico, i primi veri vaporizzatori erano proprio le pipe ad acqua tipo Hookah. Le erbe inserite in esse evaporavano grazie al calore prodotto dal carbone incandescente, senza però bruciare. Nel corso dei secoli le pipe Hookah sono state molto popolari, ma erano distanti anni luce dai moderni vaporizzatori.

Com’è stata la prima vaporizzazione?

Negli anni ’90 del XX secolo un certo “Eagle” Bill Amato, un americano residente ad Amsterdam, gettò le basi per la vaporizzazione come la conosciamo oggi. Il primo vaporizzatore di “Eagle” Bill divenne famoso grazie alla sua presentazione al pubblico nel 1994 durante la Cannabis Cup di Amsterdam.

A ispirare la creazione del suo primo invenzione fu un coltivatore californiano. Com’era e come funzionava il primo vero vaporizzatore per erbe?

Era innanzitutto enorme – la sua dimensione poteva essere paragonata a quella di una botte di medie dimensioni. Era un grande contenitore di vetro, da cui sporgevano due tubi di vetro. In uno di essi veniva inserito il materiale essiccato, che veniva poi riscaldato con un termoventilatore – lo stesso tipo utilizzato per rimuovere la vernice dai muri.

Il flusso di aria calda attraversava le erbe, producendo vapore che si raccoglieva all’interno del contenitore di vetro. Quindi, attraverso il secondo tubo di vetro, era possibile inalare il vapore accumulato all’interno. Era quindi di fatto il primo vaporizzatore a convezione. Questa invenzione fece un vero scalpore e fu esposta ad Amsterdam per oltre 10 anni.

Il successivo invenzione di “Eagle” Bill era molto più piccolo e destinato al grande pubblico. Era un dispositivo chiamato “Shake and Vape”, una pipetta di vetro con una sfera di vetro con un’apertura in cima. Attraverso l’apertura venivano inserite le erbe, e poi la base della sfera di vetro veniva riscaldata con una fiamma di un accendino, facendo evaporare le erbe e consentendo l’inalazione del vapore attraverso la pipetta di vetro.

Era quindi di fatto un vaporizzatore manuale a conduzione. Entrambi i dispositivi di “Eagle” Bill contribuirono alla popolarizzazione della vaporizzazione delle erbe, come metodo per assorbire efficacemente le proprietà delle erbe senza causarne la combustione. Hanno anche gettato le basi per la creazione di vaporizzatori più avanzati.

Lo sviluppo dei vaporizzatori nel corso degli anni

Un altro passo importante per i vaporizzatori è stato il dispositivo chiamato BC Vaporizer. Utilizzava il concetto di una sfera di vetro in cui si raccoglieva il vapore, un’idea conosciuta dal primo invenzione di “Eagle” Bill Amato.

C’erano però due differenze significative – innanzitutto, era un dispositivo a conduzione, in cui il vapore veniva prodotto attraverso il contatto diretto delle erbe con una piastra metallica riscaldata. In secondo luogo, era un dispositivo elettronico, che non richiedeva l’uso di un termoventilatore o di una fiamma di un accendino.

Il BC Vaporizer è stato quindi il primo vaporizzatore da tavolo elettronico. È diventato rapidamente molto popolare in Nord America e in Europa.

Un’altra innovazione nel campo dei vaporizzatori è arrivata nel 2000, quando la compagnia tedesca Storz & Bickel, ancora attiva con successo oggi, ha presentato al mondo il vaporizzatore da tavolo Volcano.

Questo dispositivo ha stabilito nuovi standard per molti anni e ha aperto la strada alla creazione di modelli sempre più avanzati tecnologicamente.

L’eccezionalità di Volcano è dimostrata dal fatto che nel 2017 è ancora venduto in grandi quantità e la qualità del vapore prodotto è difficile da superare. Quasi chiunque abbia avuto a che fare con la vaporizzazione conosce il vaporizzatore Volcano che riempie di vapore.

Lo sviluppo rapido dopo il Volcano

Dopo l’invenzione del Volcano, le cose hanno cominciato a svilupparsi rapidamente. Prima sono apparsi i vaporizzatori da tavolo di altre aziende, poi il mondo ha conosciuto i vaporizzatori portatili, oggi i più popolari. Il primo di questi è stato l’Iolite, alimentato a butano, la cui prima apparizione è avvenuta nel 2008.

Nel 2010 il mondo ha conosciuto il Magic Flight Launch Box, oggi uno dei vaporizzatori di alta qualità più popolari e più piccoli. L’anno successivo, nel 2011, è stato lanciato il vaporizzatore portatile Arizer Solo, che ha stabilito un nuovo standard per i dispositivi portatili.

Dopo il lancio e il grande successo del Solo, sono apparsi sempre più vaporizzatori elettronici, e il mercato è cresciuto a un ritmo sempre più veloce ogni anno.

Ad oggi, sono stati creati già centinaia di modelli diversi, più o meno riusciti. Considerando la rapida evoluzione del settore dei vaporizzatori, i momenti più interessanti devono ancora arrivare. Una cosa è certa: il futuro appartiene ai vaporizzatori!

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